Diego Della Valle: chi è, la sua storia e il suo patrimonio

A cura di Giuseppe Napoli

‘‘È molto facile accumulare fortuna o avere successo se lo fai a tutti i costi. Se lo vuoi fare cercando di non disturbare il prossimo è un po’ più difficile ma dà molte più soddisfazioni’’ (Diego Della Valle)

Noto alla stampa giornalistica come Mister Tod’s, Diego Della Valle è considerato tra i massimi esponenti e rappresentanti di uno dei principali fiori all’occhiello del Bel Paese, il Made in Italy, un marchio che vale più di 2000 miliardi di euro (per avere un termine di paragone il valore supera l’intero PIL nazionale) e che promuove di giorno in giorno fin dal 1975, anno in cui entra a far parte dell’azienda di famiglia, fondata agli inizi del Novecento dal nonno Filippo. 

Ma esattamente chi è Diego Della Valle? Qual è la storia dietro al celebre marchio Tod’s? Com’è composto il patrimonio di Diego Della Valle?

Chi è Diego Della Valle

Diego Della Valle è Presidente, Amministratore Delegato e azionista di maggioranza del gruppo Tod’s, nonché membro fondatore insieme all’amico e socio Luca Cordero di Montezemolo, dell’azienda italiana Nuovo Trasporto Viaggiator, meglio nota con il nome di Italo e ceduta all’americana Global Infrastructure Partners per €1,98 miliardi e del Fondo Charme, fondo italiano di private equity gestito proprio dalla famiglia Montezemolo.

Nato il 30 dicembre 1953 a Sant’Elpidio a Mare un piccolo comune in provincia di Fermo nelle Marche, a 18 anni inizia a frequentare la facoltà di giurisprudenza presso l’Alma Mater di Bologna ma tali studi non verranno mai conclusi, in seguito alla decisione di trasferirsi per un breve periodo negli Stati Uniti a seguire un corso di Marketing.

Tornato in Italia nel 1975 decide di subentrare nell’azienda di famiglia, guidata dal padre Dorino, iniziando così la svolta industriale dell’impresa. La leggenda narra infatti che proprio in America, Della Valle abbia partorito la famosa idea della scarpa con i pallini sulla suola, elemento che da sempre contrassegna le calzature del celebre marchio.

Tratto distintivo che accomuna tutte le sue aziende è l’attenzione per il benessere dei lavoratori; infatti l’ex patron della Fiorentina è riconosciuto come uno dei pochi “imprenditori etici” presenti sulla scena industriale.

Storia e punti salienti del gruppo Tod’s

Nato come un piccolo calzaturificio artigianale fondato dal nonno, evolutosi poi grazie al padre in una vera e propria impresa artigiana incentrata sulla vendita di scarpe destinate al pubblico femminile, oggi il gruppo Tod’s rappresenta uno dei più importanti marchi del Made in Italy in tutto il mondo e si colloca tra i principali players internazionali nel settore dei beni di lusso, con i marchi Tod’s, Hogan, Fay, Schiaparelli Paris e Roger Vivier presenti con oltre 100 punti vendita in sei continenti, e con un fatturato complessivo nel 2022 superiore a 1 miliardo di euro.   

Nel 1970 viene aperto il primo ufficio a Milano trasformando così l’impresa familiare in una società industriale, mentre nel 1978 l’azienda inizia a produrre i primi mocassini in gomma.

Nel 1979 l’azienda passa definitivamente nelle mani di Diego Della Valle; sotto la sua guida continua il processo di crescita ed espansione, diventando un Brand riconosciuto al livello mondiale, per la sua qualità e per il suo stile inconfondibile.

Nel 1983 viene creato e lanciato ufficialmente il marchio Tod’s, mentre dopo pochi anni il gruppo inizia a gestire in licenza i marchi Hogan (1986) e Fay (1989) entrambi acquisiti nel 2000, anno peraltro della quotazione sul mercato italiano dell’intero gruppo. 

L’amore per la Viola

Prima ancora del matrimonio tra Diego Della Valle e la Fiorentina, l’imprenditore marchigiano fa il suo ingresso nella dirigenza sportiva nel 1995, entrando a far parte del consiglio di amministrazione dell’Inter, per volere dell’amico Massimo Moratti.

L’amore per la Viola sboccia nel 2002, anno in cui la società viene rifondata dopo la retrocessione dal campionato di serie A e il contestuale fallimento avvenuto in estate. Diego Della Valle acquisisce la Florentia Viola, nata dalle ceneri della vecchia società, e assume la carica di Presidente onorario lasciando il ruolo esecutivo al fratello Andrea.

Amore che dopo 17 anni di matrimonio, zero trofei, e svariate decine di milioni investiti (si stima intorno ai 285 milioni di euro), volgerà al termine nel 2019 quando, dopo mesi di proteste da parte della tifoseria, il club verrà ceduto all’imprenditore italo-americano Rocco Commisso per una cifra pari a 165 milioni di euro.

Nel giorno della cessione del club lo stesso Della Valle, in un’intervista concessa alla Repubblica, ha affermato che non è stata accettata la proposta più vantaggiosa per le casse familiari, ma quella più appropriata ad assicurare un futuro prospero per la Fiorentina. 

Sicuramente possiamo affermare che la Fiorentina non è mai stata una questione di soldi per la famiglia Della Valle.  

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Diego Della Valle patrimonio

La ricchezza della famiglia Della Valle è gelosamente custodita grazie a un labirinto finanziario, costituito da holding con sede principalmente in Lussemburgo e che controllano importanti partecipazioni in molte società prettamente italiane come Ferrari, Piaggio, Bialetti e Mediobanca. Sebbene le partecipazioni nel gruppo Tod’s rappresentino una fetta consistente, il patrimonio di Diego Della Valle (e del fratello Andrea) è ben ramificato anche in settori come l’immobiliare e il lusso.

L’ex patron della Fiorentina possiede ad esempio l’Altair III, un imponente yatch lungo 60 metri e capace di ospitare oltre 12 persone e un equipaggio di 20 uomini. La caratteristica principale di tale barca riguarda gli interni, dove troviamo eleganti saloni in cui sono esposti alcuni pezzi da collezione della auto da corsa Ferrari. Per concludere, sono presenti anche una vasca idromassaggio e un piccolo eliporto situato sul ponte.

Costruito nel 1974 e restaurato nel 2004, il valore di tale gioiello si attesta intorno ai 50 milioni di euro.

Altro asset di pregio è rappresentato dalla residenza principale della famiglia Della Valle, Villa Brancadoro, maestosa dimora ubicata nelle colline di Casette D’Ete, in provincia di Fermo. L’immobile, appartenuto all’arcivescovo Cesare Brancadoro è munito altresì di un percorso di jogging, costruito al fine di tenere lontano gli sguardi indiscreti.

Negli ultimi anni Mr. Tod’s ha aggiunto alla sua collezione di immobili due ville molto importanti la prima si trova a Capri ed è il luogo prediletto per le vacanze di famiglia, trascorse tra barche spiagge e ristoranti. Mentre la seconda, ubicata nell’esclusiva Gorce Island, a Miami, acquistata nel 2013 da Della Valle per una cifra pari a 14 milioni di euro, era stata la dimora del famoso musicista e pianista americano Billy Joel.

Secondo la classifica dei miliardari di Forbes, Il paperone marchigiano vanta all’attivo un patrimonio complessivo di 1.3 miliardi di dollari (2022), che lo colloca al 45° posto della graduatoria italiana (2143 nella classifica generale).

I componenti della famiglia di Diego Della Valle

Nonostante i 3 matrimoni, l’imprenditore marchigiano è molto riservato quando si parla della sua vita personale. Dalla prima moglie ha avuto Emanuele, ma dopo il divorzio avvenuto con la seconda moglie attualmente è sposato con l’architetto, nonché madre del suo secondo genito Filippo, Barbara Pistilli. 

Il fatto peculiare riguarda il primo e il terzo matrimonio di Mr. Tod’s, in quanto entrambe le spose condividono il cognome ‘Pistilli’, proprio perché sorelle.

Elemento di spicco della famiglia, è di sicuro il fratello minore (e socio in affari) Andrea Della Valle, ex presidente esecutivo della Fiorentina dal 2004 al 2009 e vicepresidente del gruppo Tod’s.

Episodi controversi e critiche

Nel 2006 è risultato coinvolto nello scandalo di Calciopoli quale Dirigente della Fiorentina, e condannato inizialmente dalla giustizia sportiva ad un’ammenda e all’inibizione per 3 anni e 9 mesi. Il CONI in ultimo grado ha successivamente ridotto la squalifica, assolvendolo totalmente dall’accusa di illecito sportivo e condannandolo solo per violazione della lealtà sportiva. Il 17 dicembre 2013 i fratelli Della Valle in secondo grado vengono definitivamente prescritti al processo penale di Calciopoli.

Diego Della Valle inoltre ha sempre ribadito il suo astio nei confronti della classe politica e delle storiche famiglie industriali del nord Italia, come ad esempio la famiglia Agnelli; in un’intervista alla Repubblica Della Valle afferma: “la Famiglia Agnelli torni a fare quello che ha sempre saputo fare meglio: sciate, veleggiate, belle passeggiate e golf. E lasci i problemi dell’Italia alle persone serie.”

Filantropia

Da sempre riconosciuto come uno dei maggiori sostenitori italiani del welfare aziendale e del patrimonio artistico e culturale italiano, Della Valle è nella top 20 dei filantropi attivi nel bel paese. 

Nel 2012 la Tod’s ha annunciato di aver erogato un finanziamento a fondo perduto da 25 milioni di euro (suddivisi in 3 tranche) per la ristrutturazione del Colosseo, senza pretesa di pubblicità sul cantiere o detrazioni fiscali. In cambio verrà concessa l’esclusiva sull’immagine del famoso monumento per 15 anni, eventualmente prorogabili, e con la possibilità di gestire il marketing del biglietto.

Anche in questo caso non sono mancate critiche, relative innanzitutto alla presunta illegittimità della procedura seguita per l’affidamento alla Tod’s della sponsorizzazione dei lavori di restauro, e in secondo luogo alla contropartita dell’affare, che secondo alcuni risulterebbe essere ampiamente sproporzionata nei confronti dell’imprenditore marchigiano.

Della Valle ha poi collaborato con il Fai-Fondo ambiente italiano per la valorizzazione e il restauro del Colle dell’Infinito, un progetto che ha lo scopo di promuovere il borgo di Recanati e la Regione Marche.

Il gruppo Tod’s negli ultimi anni ha deciso di stanziare l’1% del suo utile netto per le opere che hanno avuto un impatto concreto sul territorio, così da rilanciare il patrimonio culturale italiano e in generale il made in Italy, chiave di volta del gruppo Tod’s.

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