Lapo Elkann: la sua storia

A cura di Giuseppe Napoli

Secondogenito di Margherita Agnelli e del giornalista e scrittore Alain Elkann, Lapo Edovard Elkann nasce a New York il 7 ottobre del 1977.

La sua strada è sempre stata una luce intermittente, un misto di entusiasmo imprenditoriale e disfatta personale, di creatività e difficoltà: di eccessi, soprattutto.

Questo articolo esplorerà la vita di Lapo Elkann, le aziende che ha fondato e nella quale ha lavorato, il suo patrimonio e i suoi scandali mediatici.

Come sempre partiamo dalle basi: chi è Lapo Elkann e qual è la sua storia?

Lapo è il fratello di John Elkann, presidente del gruppo Fiat, e di Ginevra Elkann, produttrice cinematografica, nonché nipote dell’Avvocato, Gianni Agnelli.

Lapo Elkann si diploma a Parigi presso il Liceo Victor Duruy e si laurea alla European Business School di Londra in Relazioni internazionali, prestando anche servizio militare nel corpo degli Alpini come soldato nella Brigata Taurinense.

Da sempre interessato alla tecnologia, alle lingue (negli anni impara a parlare oltre all’italiano, l’inglese, il francese, il portoghese e lo spagnolo); alla comunicazione e «allo stile non alla moda» per dirla con le sue parole, è stato eletto quattro volte di seguito Best Dressed Man dalla rivista Vanity Fair, entrando nella loro Hall of Fame, di cui fanno parte anche il nonno Gianni Agnelli e la nonna Marella Caracciolo Agnelli.

La sua passione per il design e l’estetica si riflette chiaramente nelle sue imprese imprenditoriali.

La carriera lavorativa di Lapo Elkann

Lapo Elkann comincia la sua carriera nel 1994 come operaio metalmeccanico nella catena di montaggio della Piaggio di Pontedera (come è tradizione nell’educazione dei rampolli della famiglia Agnelli), con lo pseudonimo di Lapo Rossi. Durante questa esperienza partecipa anche a uno sciopero, che chiedeva migliori condizioni di lavoro, a causa delle condizioni disagevoli degli operai.

Prosegue la sua esperienza lavorativa con ruoli diversi in Salomon Smith Barney, Danone, Ferrari e nell’ufficio marketing della Maserati, dove trascorre quattro anni e mezzo.

Entrato in Fiat, inizia ad occuparsi della promozione aziendale e della comunicazione, e ben presto capisce che il marchio Fiat soffre di un enorme problema di comunicazione, soprattutto nel rapporto con i giovani.

Lapo ha un’intuizione vincente. Rilancia l’immagine dell’intera Fiat in Italia e all’estero attraverso gadget di diverso tipo, come ad esempio la felpa con il marchio della casa automobilistica, da lui promossa e indossata pubblicamente in prima persona. Grazie al suo impegno, divenuto quasi un’ossessione, vengono raggiunti degli ottimi risultati.

Alla morte dell’avvocato Gianni Agnelli, il fratello John Elkann diventa vicepresidente, mentre Lapo viene incaricato della promozione generale per i tre marchi del gruppo: Fiat (dove è responsabile del lancio mondiale della nuova Fiat 500, rivelatasi un successo), Alfa Romeo e Lancia.

Tale incarico termina nel 2005, dove a seguito dello scandalo relativo all’overdose, decide di dimettersi da ogni carica del gruppo e trasferirsi in America per un periodo di convalescenza.

Tornato in Italia nel 2007 fonda Italia Independent, società oggi quotata nella borsa di Milano (con una capitalizzazione attuale pari a 11 milioni di euro), specializzata in produzione e vendita di occhiali di lusso, accessori e abbigliamento, caratterizzata dalla possibilità di offrire un prodotto completamente Taylor Made per il cliente.

Elkann ricopre inoltre una serie di cariche istituzionali e non in varie società, ad esempio è ambasciatore internazionale per la Triennale di Milano, ambasciatore del Tel Ashomer Hospital di Tel Aviv e membro del consiglio di amministrazione di varie aziende come la casa d’aste Phillips de Pury Auction House.

Degno di nota è il lancio nel 2011 del progetto “Ferrari Tailor Made” sviluppato sotto la supervisione di Luca Cordero di Montezemolo, nato con lo scopo di costruire una Ferrari su misura, personalizzata sulle specifiche richieste del cliente (seguendo sempre la strategia utilizzata con Italia Independent).

Uno dei progetti che ha riscosso più successo riguarda Garage Italia Customs, nato nel 2017 dalla passione di Lapo Elkann per il mondo dell’automotive, oltre che dalla convinzione delle opportunità offerte dal grande mercato delle personalizzazioni. Lo scorso luglio però Lapo Elkann ha confermato la cessione della società (si parla di un’affare intorno ai 10 milioni di euro) alla Youngtimers AG, società svizzera attiva nel settore investimenti-gestione patrimoniale delle auto storiche e da collezione.

Le odierne dimissioni da presidente onorario della società chiudono definitivamente la sua breve ma intensa esperienza nel settore, iniziata in realtà prima della fondazione dell’hub creativo, con la partecipazione ad alcuni progetti di personalizzazione auto, come la 500 by Gucci presentata nel 2012.

La storia del suo tracollo

Durante la sua esperienza in Fiat, Lapo Elkann precipita in quello che sembra essere un baratro, divenendo protagonista di un fatto che suscita molto scalpore: l’11 ottobre 2005 viene ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Mauriziano di Torino, in seguito ad una overdose da mix di oppio, eroina e cocaina. Lapo viene trovato in coma dopo una notte brava passata con quattro transessuali. Una di loro, Donato Broco (conosciuto nel mondo della prostituzione come “Patrizia”), avrebbe poi dichiarato al Corriere della Sera che quella notte Lapo aveva cercato compagnia a casa sua, come pare fosse abitudine.

Per lasciarsi dietro le spalle tutti i pesanti strascichi di questa vicenda, dimesso dall’ospedale, Lapo si trasferisce in Arizona, negli Stati Uniti, dove inizia una terapia, seguita da un periodo di convalescenza nella residenza di famiglia a Miami (in Florida).

Nel 2013 rilascia un’intervista al giornale “Il Fatto Quotidiano“, alla giornalista Beatrice Borromeo, in cui dichiara di aver subito abusi sessuali all’età di tredici anni, in un collegio di gesuiti.

Alla fine del mese di novembre 2016 fa di nuovo scalpore una vicenda in cui è protagonista Lapo. A New York, nel centralissimo quartiere di Manhattan, simula un suo stesso sequestro, avvenuto dopo un festino a base di droga e sesso. Stando alle ricostruzioni dei giornali statunitensi, il rampollo di casa Agnelli ha inscenato il sequestro al fine di ottenere un riscatto di 10 mila dollari dai parenti, dopo aver finito il denaro a sua disposizione. Lapo, scoperto dalla polizia che è intervenuta su informazione della famiglia, viene arrestato e rilasciato poco dopo (le accuse contro di lui sono state archiviate).

Nel dicembre 2019 rimane vittima di un grave incidente stradale in Israele: viene ricoverato all’ospedale di Tel Aviv e finisce in coma. Fortunatamente, superata la fase di emergenza, viene trasferito in una clinica svizzera per la convalescenza, terminata ad inizio 2020.

Il 12 settembre 2020 viene fermato due volte dalla polizia, la prima per eccesso di velocità su una Ferrari, la seconda viene trovato in possesso di una quantità di cocaina tra i tre e i quattro grammi.

Sicuramente un palmares non degno di nota.

Vita privata dell'imprenditore

Lapo Elkann è da sempre posizionato in vetta alle pagine di cronache rosa, anche per la sua vita amorosa, incominciata con la relazione con l’attrice Martina Stella (terminata nel 2005, poco dopo lo scandalo) e per i successivi numerosi flirt, tra cui si ricordano quello duraturo con la lontana cugina Bianca Brandolini d’Adda e la miliardaria kazaka Goga Ashkenazi.

Con delle nozze praticamente off limits e riservate a pochi intimi Il 7 ottobre 2021, il giorno del suo quarantaquattresimo compleanno, Lapo Elkann sposa l’ex pilota di rally portoghese Joana Lemos.

Da quando ha coronato il suo amore, il nipote di Gianni Agnelli ora vive in Portogallo, Paese della moglie, e lì affronta una quotidianità nuova, segnata da interessi diversi e, soprattutto, lontana dalla popolarità da sempre avuta in Italia.

Oggi Lapo Elkann si dedica alla beneficenza attraverso la Fondazione Laps, della quale la moglie è vicepresidente, che ha l’obiettivo di dare sostegno ai bambini e alle persone fragili in condizioni di disagio. “La Fondazione nasce per aiutare i bambini (…) cerchiamo di usare la mia visibilità per sensibilizzare l’opinione pubblica e mobilitare risorse. Vogliamo riuscirci con un sorriso, dare aiuto ma anche dignità, felicità e positività”.

Lapo Elkann e la passione per le auto

Lapo Elkann non ha mai nascosto la sua passione per l’estetica e per le auto, meglio se eccentriche e vistose. Tali passioni hanno portato l’imprenditore Torinese a creare una delle collezioni private di auto più stravaganti di sempre, rese delle vere e proprie one-off grazie alla collaborazione di Garage Italia Customs.

In effetti, dalla factory di Elkann sono uscite sempre automobili mai banali, magari al limite (talvolta oltre) del trash, che hanno conquistato gli appassionati, compresi quelli che non amano il tuning.

Tra tutte ricordiamo sicuramente la Ferrari 599 GTB Fiorano, la Fiat Abarth 595 (In livrea blu ed azzurra, venduta all’asta per sostenere la Fondazione LAPS), la Ferrari GTC4 Lusso Azzurra (venduta anch’essa per finanziare la Fondazione LAPS), la Pagani Huayra Lampo e una stravagantissima Ferrari 458 in colorazione verde militare camouflage (con la quale Lapo è stato sorpreso più volte in giro per Milano).

Lapo inoltre è stato avvistato questo inverno nei pressi di Sankt Moritz a bordo dell’ultima arrivata in casa Ferrari, la Purosangue (con un valore superiore a mezzo milione di euro).

Lapo Elkann patrimonio

Il patrimonio del noto imprenditore torinese non è presente online (a differenza di quello del fratello e attuale presidente di Stellantis John Elkann), ma secondo varie riviste potrebbe essere quantificato intorno ai 400 milioni di euro.

Siamo certi che con una tale disponibilità, non sarà un problema aggiungere fuori serie alla sua collezione.

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