CFO: significato, chi è, cosa fa e quanto guadagna

A cura di Marco Zorzo

Il CFO o Direttore Finanziario è una delle figure chiave all’interno delle aziende.

Gli anni di esperienza e le conoscenze necessarie richieste per ricoprire questo ruolo sono ricompensate da retribuzioni elevate, grande responsabilità e potere manageriale.

Se sei giunto in questo articolo avrai digitato molto probabilmente “CFO significato” o “cos’è un CFO“.

Bene, siediti comodo perchè andremo a delineare meglio la figura del CFO, capendo quali sono le attività che svolge, quali competenze deve avere e quanto può guadagnare.

CFO significato: chi è il CFO

Come sempre partiamo dalle basi e andiamo a vedere il reale significato della parola CFO.

Il Chief Financial Officer (CFO) conosciuto in italiano come “Direttore Finanziario” è la figura dirigenziale a capo dell’area Amministrazione, Finanza e Controllo delle aziende.

Questa figura ha la responsabilità della gestione e della pianificazione generale delle attività finanziarie di un’azienda. Il suo operato è particolarmente cruciale nelle situazioni di crisi economica in quanto si trova al vertice della gestione dei capitali e dei flussi di cassa dell’azienda.

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La storia del CFO

Bene, dopo aver visto il significato della parola CFO, andiamo a vedere la sua storia, quando nasce questa figura e come si è sviluppata negli anni.

La figura del CFO, in Italia, nasce negli anni ‘50-‘60 quando nelle aziende, imprenditori e amministratori delegati iniziarono a fornire maggiori responsabilità e poteri al “ragioniere capo dell’amministrazione aziendale”, il quale ha iniziato poi ad occuparsi anche della gestione finanziaria corrente (entrate e uscite monetarie, crediti e debiti di natura finanziaria).

Successivamente, negli anni ’70-’80 la figura si evolve e con la creazione dell’area “Amministrazione, Finanza e Controllo” nelle aziende ne diventa il massimo responsabile guadagnandosi una certa rilevanza nell’intera organizzazione aziendale.

Negli anni ’90 perde alcuni poteri dovuti all’indipendenza di alcune figure/aree come internal auditing, IT, pianificazione strategica.

All’inizio degli anni 2000 diventa la figura completa come viene conosciuta oggi. Si diffonde l’acronimo “CFO” e questo assume la piena responsabilità della tesoreria e della finanza, sia come acquisitore di risorse finanziarie e monetarie che come gestore di attività di business che assorbono/generano risorse finanziarie e monetarie.

Nel 2002 negli Stati Uniti viene istituzionalizzata la sua figura grazie all’introduzione della legge Sarbanes-Oxley.

Cosa fa il CFO e quali competenze deve avere

Le attività e le responsabilità di un CFO sono diverse e numerose, tra le principali si possono individuare:

  • Budgeting
  • Gestione del cash flow
  • Analisi e pianificazione finanziaria
  • Valutazione degli investimenti
  • Reporting al CEO e/o ai soci
  • Gestione della compliance normativa in ambito contabile/finanziario
  • Gestione delle operazioni di finanza straordinaria

Se l’azienda in cui lavora il CFO è quotata su un mercato borsistico allora il suo ruolo si complica maggiormente, in quanto la trasparenza e la quantità e qualità della documentazione che lui e il suo team devono produrre sarà decisamente maggiore oltre che soggetta a diversi controlli.

Il percorso per diventare CFO può essere lungo e tortuoso. In media sono necessari almeno 10-15 anni di esperienza per raggiungere la posizione, con un background prevalentemente di contabilità e finanza. Un CFO odierno deve avere anche solide competenze di leadership, visione strategica e management oltre che la conoscenza del settore in cui opera l’azienda.

Da chi è composto il team di un CFO

Nelle aziende di più grandi dimensioni il CFO si trova a gestire un numero elevato di risorse, tra queste ci sono alcuni ruoli o team (se l’azienda è di grandi dimensioni) che fanno diretto riporto alla sua figura, tra cui:

Head of Accounting: coordina e supervisiona le attività amministrativo-contabili e si occupa di predisporre e presentare il documento ufficiale sull’andamento economico della azienda. Il tutto sempre nel rispetto delle norme contabili, civilistiche e fiscali.

Controller: monitora la correttezza dei movimenti finanziari dell’azienda e si occupa di verificare che tutte le transazioni rispettino le procedure aziendali. Inoltre, deve assicurare coerenza tra i risultati riportati da diverse aree aziendali, per garantire non-ambiguità.

Tesoreria: responsabile della liquidità, del debito e degli asset dell’azienda, garantendo che questa resti sempre solvente.

FP&A: acronimo che indica la figura o il team di analisi e pianificazione finanziaria, dove si utilizzano dati finanziari attuali e storici per produrre previsioni finanziarie che prevedano con la massima accuratezza possibili ricavi, spese, profitti e flussi di cassa futuri.

CFO stipendio: quanto guadagna un CFO

La retribuzione di un CFO può variare moltissimo dalla dimensione dell’azienda, dall’esperienza maturata e dal numero di risorse/aree che deve coordinare e di cui ha la responsabilità.

In Italia un CFO con la minima esperienza in una piccola azienda può avere una retribuzione (RAL) iniziale di circa 45k , per arrivare ad uno stipendio medio di circa 70k €, con picchi oltre i 200-300k € nelle grosse aziende multinazionali (nel ruolo, ad esempio, di CFO di un gruppo).

In Usa come sia facilmente intuibile le retribuzioni sono maggiori, anche per via della dimensione media delle aziende. La retribuzione media è molto variabile e si attesta su un valore superiore ai 150k $, che può aumentare vertiginosamente se ad esempio la società è quotata ed è all’interno dell’indice S&P500, superando il milione l’anno di retribuzione.

Il compenso del CFO è spesso formato da una parte fissa più una parte variabile correlata alle performance economico-finanziarie dell’azienda.

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