Quanto costa aprire una partita iva – aprire partita iva online [GUIDA 2024]

A cura di Marco Avantaggiati

Quanto costa aprire una partita iva? Quanto costa aprire una partita iva forfettaria? Aprire partita iva online? 

Queste sono una serie di domande che periodicamente ci vengono poste spesso dalla nostra community.

Si sa, aprire partita iva è sempre un passo importante nella propria vita e nella vita di un libero professionista o aspirante imprenditore. Tra questo passo e te ci sono purtroppo dei grandi inconvenienti: burocrazia, costi nascosti, scartoffie varie, tasse e chi più ne ha ne metta.

Ma allora come puoi fare per aprire e gestire la tua partita iva? A chi mi devo rivolgere? Conviene aprirla online?

Bene, siediti comodo e seguici per tutto l’articolo perchè andremo ad analizzare insieme tutto il mondo della partita iva e ciò a cui stare attenti

Partita iva: cos’è

Prima di capire quanto costa aprire una partita iva, partiamo dalle basi: cos’è la partita iva e quando serve.

La partita iva è un codice di 11 cifre che serve per identificare in modo univoco un lavoratore autonomo o una società negli archivi dell’agenzia delle entrate. 

E’ possibile vendere online senza partita iva? E’ possibile vendere su amazon senza partita iva? Vendere su shopify senza partita iva?

Ecco a tutte queste domande o dubbi rispondiamo direttamente con i requisiti necessari che ci obbligano ad aprire partita iva. Dovrai aprirla se:

  • se svolgi un’attività professionale (e quindi rappresenta il tuo lavoro);
  • se svolgi un’attività continuativa: (quindi non si tratta di una mansione sporadica una volta ogni tanto).

Quanto costa aprire una partita iva

Bene, soddisfi i requisiti necessari per aprire partita iva.

Sei lì in trepidante attesa di poterti definire libero professionista ma sorge un piccolo/grande problema: come fare per aprire partita iva? Quali sono i costi di apertura di una partita iva?

Aprire una partita IVA autonomamente è di per sé gratuito. Nel caso in cui ci si rivolga a un professionista per lo svolgimento della pratica, potrebbe essere richiesto il pagamento di una parcella. Ci sono però dei servizi che offrono l’apertura gratuitamente all’interno dei piani di abbonamento. Ad esempio uno di questi è Fiscozen, il servizio online per la gestione della Partita IVA che ti offre anche una prima consulenza del tutto gratuita.

L’intera procedura per l’apertura può essere effettuata online o direttamente in una delle sedi dell’Agenzia delle Entrate. Per darti una mano e farti capire meglio come aprire una partita IVA, ti spieghiamo cosa sapere, cosa fare e quali spese potresti dover affrontare (quanto costa aprire partita iva).

Bene come prima cosa devi individuare il tuo profilo fiscale e il tuo codice ATECO in base ai servizi che offri. Sul sito dell’ISTAT puoi trovare l’elenco completo dei codici ATECO.

A questo punto devi compilare il modello per l’apertura della partita IVA scegliendo tra:

  • il modello AA9/12 per le persone fisiche,
  • il modello AA7/10 per soggetti diversi da persone fisiche,
  • il modello ANR/3 per soggetti non residenti in Italia.

Sono tutti reperibili gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate o in una delle sue sedi fisiche. Una volta compilato il tuo modello, puoi consegnarlo a mano, attraverso il sito o via posta con raccomandata.

Se hai l’obbligo di iscriverti al Registro delle imprese o al REA, dovrai presentare la Comunicazione Unica, un documento che ti permette di adempiere a tre doveri amministrativi:

  • richiesta di partita IVA o codice fiscale,
  • obblighi verso Inps e Inail,
  • iscrizione al Registro delle imprese.

Anche questa procedura può essere svolta telematicamente.

Ultima tappa da seguire è l’INPS, dove recarsi per aprire la propria posizione previdenziale.

Inoltre, bisognerà scegliere anche il tipo di regime contabile tra:

  • regime forfettario;
  • regime ordinario.

Si lo so, hai capito ben poco di tutti questi valori, indici e documenti da dover compilare. Come sempre consigliamo alla nostra community, al fine di non incorrere in sanzioni o spiacevoli conseguenze nel caso di errata contabilità o anche errori nella fase di apertura, è fondamentale rivolgersi a qualcuno che di questo ne fa il suo pane quotidiano.

Sentiamo di consigliarti la realtà di Fiscozen, pioniere e caposaldo della gestione e dell’apertura di una partita iva online: un commercialista sempre a portata di mano sempre e soprattutto un metodo smart per poter tener traccia di fatturato e tasse in tempo reale.

Cliccando su questo link potrai fissare una consulenza gratuita con un esperto Fiscozen che andrà a rispondere a tutte le tue domande dopo aver analizzato la tua situazione. Nel caso in cui decidessi di continuare con il loro servizio e avrai prenotato dal nostro link troverai anche una sorpresa.

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Differenza tra regime forfettario e ordinario

Ok, ma cosa cambia tra il regime forfettario e il regime ordinario?

Il regime ordinario è il regime fiscale obbligatorio per chi non può accedere al regime forfettario

In base al regime fiscale cambiano le tasse da pagare e gli adempimenti annuali. 

Regime forfettario 2024 requisiti

In questo articolo non andremo ad analizzare nel dettaglio tutti i requisiti necessari per aprire partita iva in regime forfettario ma ti basti pensare che dovrai rispettare questi due punti:

  • avere un limite di compensi e di ricavi al di sotto di 85.000€;
  • avere un limite di spese per personale dipendente o per lavoro accessorio di massimo 30.000€.

Non è finita qui: ci sono alcune clausole che ti escludono dal ricevere i benefici di questo regime. Nel caso in cui volessi approfondire la tua situazione specifica non esitare a prenotare una consulenza gratuita con Fiscozen, cliccando qui in basso.

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Tasse regime forfettario

Il regime forfettario prevede un’aliquota più bassa, del 15% sul reddito (ridotta al 5% per i primi cinque anni al verificarsi di determinate condizioni), e non prevede l’IVA. A fronte di queste agevolazioni, tuttavia, in questo regime non è consentito scaricare i costi dell’attività.

Come è possibile calcolare le tasse nel regime forfettario?

Grazie a Fiscozen avrai la possibilità di accedere ad un calcolatore di tasse regime forfettario che ti mostrerà in tempo reale tutto ciò da dover pagare allo Stato nella prossima dichiarazione dei redditi.

Regime ordinario 2024 requisiti

Il regime ordinario è obbligatorio per le società di capitali e facoltativo per le società di persone e ditte individuali che nell’anno precedente non abbiano conseguito ricavi superiori a:

  • 400.000 € nel caso di prestazione di servizi;
  • 700.000 € negli altri casi.

Il regime ordinario, invece, prevede aliquote più alte e una contabilità più complessa, con la possibilità però di scaricare le spese sostenute durante l’anno. Si tratta di una differenza importante che può essere in certi casi il motivo principale per un passaggio da un regime forfettario a un regime ordinario. Si pensi, ad esempio, a chi deve acquistare costosi macchinari e attrezzature e vuole poter scaricare i costi.

Tasse regime ordinario

Il calcolo delle tasse non è dei più semplici

Nel regime ordinario le tasse si calcolano sulla base del fatturato annuo, in particolare al fatturato si tolgono i costi dell’attività come l’affitto dei locali, il costo dei macchinari acquistati etc.

Le imposte sul reddito si applicano in modo diverso per le persone fisiche e per le società. In particolare, le società applicano l’IRES (imposta sul reddito delle società) con un’aliquota fissa del 24% (aliquota 2020). Le persone fisiche, invece, applicano l’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche). In questo caso, la percentuale delle tasse cambia in base al reddito e l’imposta dovuta (aliquote 2022) è del:

  • 23% fino a €15.000;
  • 25% per la parte di reddito che supera €15.000;
  • 35% per la parte di reddito che supera €28.000;
  • 43% per la parte di reddito che supera €50.000.

Quanto costa gestire una partita iva

La tenuta della contabilità rientra nella macro categoria “partita iva costi” e ha prezzi molto differenti, a seconda del luogo in cui l’attività è esercitata, del regime fiscale utilizzato, degli adempimenti particolari a cui può essere tenuta una particolare categoria professionale e del fatturato.

Mediamente, i costi si aggirano intorno ai 600/700€ annui per i contribuenti forfettari o minimi con un basso volume d’affari, sino a 1500€ per professionisti in contabilità semplificata con un volume d’affari medio-alto. 

Si, un po’ tantino come costo.

A questo proposito c’è proprio Fiscozen che, tra i pochi sul mercato, ti offre un commercialista dedicato e la piattaforma da cui gestire la partita iva ad un prezzo molto competitivo, a partire da 399€. Cliccando su questo link puoi prenotare una consulenza gratuita per maggiori informazioni.

Come chiudere partita iva

Chiudere partita iva: queste sono parole che magari molti non vorrebbero mai sentirsi ripetere. Che sia per un fallimento di un’attività, per un inconveniente, una decisione di vita o altro, è sempre un importante passo da affrontare. Per chiudere partita iva hai tre possibilità:

  • lasciarla inattiva per tre anni. In questo caso la chiusura sarà automatica e, grazie al decreto 193/2016 legato alla Legge di Stabilità 2017, non dovrai pagare nessuna sanzione;
  • compilare lo stesso modello che hai utilizzato per aprire la Partita IVA (AA9/12, AA7/10 o ANR/3) e presentarlo entro 30 giorni dalla data di cessazione dell’attività; 
  • ricorrere al modello ComUnica, se risulti iscritto al Registro delle Imprese.

Oggigiorno è possibile chiudere partita iva online grazie all’aiuto di commercialisti online. Chi possiamo consigliarvi? Anche qui la scelta ricade su Fiscozen: pratici, veloci e soprattutto alla mano e sempre disponibili.

Quanto costa chiudere una partita iva

Il costo totale della chiusura si aggira solitamente intorno ai 50€ e comprende la marca da bollo per la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o la marca da bollo nel caso in cui l’impresa sia nel registro delle imprese e non utilizzi ComUnica. La chiusura della partita IVA per le società richiede invece un gran numero di adempimenti, per questo è solitamente consigliabile farsi assistere da un commercialista.

Conclusioni

Bene caro lettore, siamo giunti al termine di questo articolo.

Speriamo possa esserti stato utile e abbia capito quanto è importante affidarsi a dei professionisti (come Fiscozen) nel caso in cui non ci si sappia muovere agilmente in questo settore.

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