Migliori ETF: come sceglierli

A cura di Leonardo Ladini

Quali sono i migliori ETF del 2023?

ETF crude oil, ETF idrogeno, ETF clean energy: una miriade di parole, strumenti e informazioni inonda giornalmente qualsiasi investitore e, sicuramente, solo in pochi hanno la capacità o la competenza di riuscire a districarsi in questo meraviglioso ma anche complicato mondo.

Ma quindi da dove partire per scegliere i miglior ETF adatti alle nostre esigenze?

Bene, siediti comodo e rimani con noi per tutto l’articolo perchè andremo ad analizzare insieme ogni punto fondamentale che ti sarà di supporto nella scelta dei migliori ETF sul mercato.

ETF cosa sono

Partiamo dalle basi: cos’è un ETF?

L’ETF è un fondo a basse commissioni di gestione negoziato in Borsa come le normali azioni. Si caratterizza per il fatto di avere come unico obiettivo quello di replicare fedelmente e passivamente l’andamento e quindi il rendimento di un indice, ad esempio azionario o obbligazionario, preso come benchmark, ossia come riferimento.

Come funziona un ETF?

Il funzionamento dell’operato e della gestione di un ETF è molto semplice.

Periodicamente società finanziarie acquistano e vendono un paniere di prodotti (azioni, obbligazioni, valute o contratti future su materie prime) che compongono il fondo stesso. Il profitto generato dalle attività di investimento del fondo (proveniente dalla compravendita o dall’incasso di dividendi) viene poi ridistribuito ai soci azionisti nella misura in cui hanno investito nel fondo.

Quindi cosa cambia tra il detenere un’azione piuttosto che un ETF?

Quando acquisti un ETF, in realtà non finisci per possedere una parte degli asset di una società da te desiderata, ma possiedi un paniere che al suo interno conterrà una delle tante azioni su cui investirà l’ETF. 

Ragioni del successo degli ETF

Il mondo del “passive investing” (di cui gli ETF sono l’esempio principale) ha subito una crescita senza precedenti nell’ultimo decennio, in particolare dopo la crisi finanziaria del 2007-2009.

Questa ha rivoluzionato la percezione degli investitori verso i mercati e ha convinto i policy makers a compiere delle decisioni senza precedenti, tra cui la scelta di impostare il tasso di interesse principale in un territorio vicino allo zero e poi negativo (come nel caso europeo), portando ad una poderosa performance dei mercati finanziari.

L’investimento in ETF inoltre ha subito un forte endorsement anche da un leggendario investitore come Warren Buffett.

Lui stesso l’ha definito come uno dei migliori investimenti per i comuni investitori, che magari svolgono lavori completamente estranei dal mondo finanziario, ma che come tutti hanno a cuore i loro risparmi. In particolare l’oracolo di Omaha consiglia un semplice ETF S&P 500 che replichi l’andamento dell’omonimo indice, il quale racchiude le 500 aziende a maggior capitalizzazione degli Stati Uniti e che ha registrato ritorni da capogiro negli ultimi decenni. 

L’ETF, quindi è visto come una tipologia di investimento perfetta per chi si approccia al mondo della finanza personale in quanto, pur prevedendo una rigorosa e attenta ricerca, non richiede lo studio approfondito e talvolta complicato che richiederebbe la costruzione di un portafoglio diversificato, in cui ogni strumento è selezionato in maniera minuziosa.

Oltre ciò, nel successo degli ETF un ruolo importante l’ha avuto il risparmio economico che questo tipo di investimento garantisce. Le commissioni di un ETF sono di gran lunga più basse rispetto a quelle di un tradizionale fondo comune di investimento e questo giova notevolmente al rendimento finale dell’investimento.

Come scegliere i migliori ETF

Detto tutto ciò la domanda sorge spontanea: come si fa a scegliere i migliori ETF? O meglio, quali parametri bisogna seguire?

Ipotizzando a priori che l’ETF sia lo strumento migliore in base alle necessità dell’investitore, esistono dei criteri oggettivi e soggettivi che possono contribuire al compimento della scelta.

Innanzitutto risulta di fondamentale importanza capire l’obiettivo del proprio investimento. A chi sarà destinato l’ammontare totale raccolto? Qual è la durata del mio investimento? Cosa o quanto voglio raggiungere da questo tipo di operazione?

Ai più sembreranno domande banali ma, come sempre, nel mondo finanziario è importantissimo seguire per step ogni punto del processo per raggiungere un obiettivo.

Quanto sarebbe grave se decidessimo di investire in uno strumento senza aver risposto a queste domande basilari?

Tanto. Prenditi tutto il tempo necessario per pianificare una strategia e i tuoi obiettivi, soffermandoti sulle tue reali esigenze.

In base a questo punto si sceglierà la direzione e il rischio appropriato da far assumere al proprio investimento.

Bene, dopo aver completato il primo punto sei pronto a seguire un iter di valutazione che può essere suddiviso in punti oggettivi e soggettivi.

Come sempre un investimento è paragonabile ad un abito cucito su misura: non esiste la regola perfetta ma esiste il miglior strumento adatto alle proprie esigenze.

Criteri oggettivi per scegliere i miglior ETF

  • Spese correnti o TER

Uno dei più importanti criteri oggettivi è rappresentato dalle spese correnti, sintetizzabili tramite il TER (Total Expense Ratio), il quale rappresenta una stima delle spese annuali da sostenere per poter detenere un determinato ETF.

In particolare esso considera le spese amministrative e operative sostenute dal gestore, ma non considera i costi di negoziazione e le tasse, le quali comunque impattano sui rendimenti. Il TER è simile all’OCF (Ongoing Charge Figure), il quale rappresenta anch’esso un indice sintetico dei costi.

In sintesi, quindi, nell’analisi dei costi il TER e l’OCF rappresentano dei benchmark di riferimento utili per confrontare diversi ETF, ma non rappresentano tutte le fattispecie di costo associate alla gestione dello strumento.

  • Dimensione del fondo

Tendenzialmente una buona scelta è optare per una dimensione di oltre 100 mln di euro, in modo da avere un’ottima liquidabilità.

  • Età del fondo

Tanto più un ETF è maturo da questo punto di vista tanto maggiore sarà la mole di dati disponibili per effettuare analisi e previsioni, consapevoli che comunque il passato è solo un benchmark per il futuro e non una garanzia.

  • Differenziale di tracking

Quando si analizza un ETF bisogna sempre tenere a mente che il suo rendimento non sarà mai esattamente uguale a quello del suo sottostante che tenta di replicare. Questo è dovuto al fatto che all’ETF sono associati alcuni costi di gestione che riguardano le operazioni del gestore, i costi di regolamentazione, gli stipendi e le altre fattispecie di passività. Un ETF, quindi, va scelto quando il differenziale è molto basso.

  • Liquidità

La liquidità si riferisce alla facilità con cui è possibile negoziare l’ETF in una borsa valori: maggiore è la liquidità, minore sarà il costo di negoziazione. Gli ETF ad ampio mercato sono generalmente molto liquidi, poiché i titoli sottostanti che detengono sono regolarmente negoziati in grandi volumi. Ciò significa che gli ETF che detengono questi titoli possono essere negoziati rapidamente con un costo minimo.

La liquidità di un ETF dipende dai titoli sottostanti, dalla dimensione del fondo, dal volume giornaliero di negoziazione e dal numero di market-maker. In generale, maggiore è la liquidità dei titoli sottostanti e il volume del fondo, maggiore è la liquidità dell’ETF e minore sarà lo spread denaro-lettera. Inoltre, le condizioni di mercato possono influenzare la liquidità dell’ETF, poiché la liquidità tende a diminuire quando i mercati sono molto volatili.

  • Commissioni di negoziazione

Le commissioni di negoziazione sugli ordini dipendono dal broker utilizzato. Gli ETF sono generalmente acquistati e venduti attraverso una borsa valori e, oltre alle commissioni, è necessario considerare lo spread denaro-lettera (bid-ask), che è influenzato dalla liquidità dell’ETF negoziato.

Il differenziale denaro/lettera rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita di un titolo e aumenta quando la liquidità diminuisce. Questo costo di negoziazione deve essere considerato insieme alle commissioni del broker/piattaforma.

  • Fiscalità

Questo punto è sicuramente uno dei più importanti da tenere in considerazione in quanto andrà ad impattare incisivamente sui nostri investimenti. Una buona regola per un ETF è che sia soggetto all’obbligo di informazione. Nel caso in cui volessi approfondire l’argomento della tassazione sugli investimenti puoi dare un’occhiata al nostro articolo cliccando su questo link.

Criteri soggettivi per scegliere i migliori ETF

Bene, dopo aver valutato attentamente il tuo ETF secondo dei criteri oggettivi è importante passare ad un altro tipo di analisi, più personale e soggettiva, dove i vari punti saranno utili al definire nel modo più preciso e dettagliato possibile il miglior etf adatto alle nostre esigenze.

  • Metodo di replica dell’ETF (sintetica o fisica)

Il metodo di replica dell’ETF può essere di due tipi: fisica (completa o a campionamento) e sintetica.

Si ha replica fisica totale quando l’ETF acquista tutti i titoli compresi nell’indice preso come riferimento, seguendo anche i pesi che tali titoli hanno all’interno del benchmark. Si ha replica fisica a campionamento quando vengono acquistati solo alcuni titoli dell’indice di riferimento, con pesi differenti in modo da creare un portfolio il più possibile analogo a quello del benchmark.

Gli ETF a replica sintetica, invece, non detengono fisicamente i titoli dell’indice di riferimento. Al contrario il gestore del fondo utilizza contratti derivati swap con istituti finanziari (di norma banche d’investimento) per ottenere la performance dell’indice. Il gestore del fondo offre, quindi, un paniere di titoli come garanzia alla banca in cambio della performance dell’indice. L’istituto finanziario pagherà al gestore del fondo una somma pari alla performance dell’indice che il gestore ha scelto.

  • ETF ad accumulazione o ETF a distribuzione

Bisogna distinguere due categorie: gli ETF ad accumulazione e gli ETF a distribuzione. Nella prima tipologia i dividendi vengono reinvestiti in quote del fondo, senza commissioni ulteriori e con la cadenza prevista dall’investitore. La seconda categoria di ETF si caratterizza, invece, per la distribuzione dei dividendi accumulati.

  • Valuta del fondo

La valuta del fondo è un indicatore importante per gli investitori più attenti che seguono quotidianamente l’andamento dei mercati dei cambi. Di norma per un cittadino italiano o comunque europeo è più conveniente scegliere fondi che operano in euro, per evitare il cosiddetto rischio di cambio. La scelta, in questo caso, è molto soggettiva.

  • ETF armonizzati o ETF non armonizzati

Questa considerazione riguarda in particolare i cittadini dell’Unione Europea. Ciò che principalmente li differenzia è il rispetto o meno della normativa europea; quelli armonizzati sono conformi alla normativa UE mentre gli altri no. L’essere compliant alla normativa comunitaria ha delle ripercussioni fondamentali che impattano l’informativa all’investitore (Utilizzo del KIID), il patrimonio del fondo, l’utilizzo di strumenti a leva come i derivati e il grado di diversificazione dell’investimento.

  • Ulteriori criteri di scelta

Altri aspetti da tenere a mente quando si sceglie un ETF sono i criteri di sostenibilità, la domiciliazione del fondo e il fornitore dell’ETF; essi rappresentano delle caratteristiche senz’altro importanti, ma secondarie a quelle elencate in precedenza.

Conclusioni

Cosa abbiamo imparato da questo articolo?

Lo scopo di questo articolo è stato quello di fornire al lettore una panoramica delle tematiche e dei parametri da tenere in considerazione quando si procede nella scelta di un ETF, migliore strumento finanziario per chi si approccia per la prima volta ai temi di finanza personale.

Sicuramente il consiglio più importante che ci sentiamo di darti è quello di fare qualunque scelta con tutta la serenità, razionalità e precisione possibile. Da un singolo momento si decidono anni di risparmio e investimento e nessuno vorrebbe mai veder i propri soldi decimarsi in pochi istanti!

Prossimi eventi a Milano:

📌 Conferenza al Salone del Risparmio giovedì 11 aprile alle 10:15. Iscriviti!

Il nostro ultimo post su Instagram 👇🏼

Il nostro ultimo video su YouTube 👇🏼