Cessione Sampdoria: ultimissime – la vicenda giudiziaria

A cura di Jacopo Aldrelli

Sport e finanza costituiscono un binomio che negli ultimi anni si è dimostrato essere sempre più in voga: “sponsor”, “vendor loan”, “SPAC”, “joint venture” sono solo alcuni dei termini che gravitano attorno al sistema sportivo dal punto di vista finanziario e che hanno contribuito ad attirare progressivamente l’interesse di tutte le fasce di audience, dai più esperti in materia fino ai non addetti ai lavori.

Negli ultimi anni, in particolare, spicca il tema legato alla cessione della Sampdoria, che ha ormai assunto la fisionomia di una vera e propria “telenovela”.

Proviamo a ricostruire quanto accaduto, dalla vendita della Sampdoria da parte dell’ex patron Garrone che ha così inaugurato l’inizio dell’era Ferrero nel 2014,  passando per il board italiano targato Gianluca Vialli e per l’ingresso in scena da parte dei fondi arabi e statunitensi fino alle ultimissime notizie sulla cessione della sampdoria legate alla sua vicenda giudiziaria.

Massimo Ferrero: il Presidente “controverso”

I primi anni della gestione Ferrero

Per poter raccontare della cessione della sampdoria c’è bisogno di descrivere un passaggio fondamentale: da chi è stata ceduta e quali vicende hanno caratterizzato tutto il periodo pre-cessione?

La risposta a queste domande può essere affiancata al nome di una singola persona: Massimo Ferrero.

Il 12 giugno 2014, Massimo Ferrero, rileva a titolo gratuito da Edoardo Garrone la proprietà della Sampdoria, accollandosi circa 15 milioni di euro di debiti.

I primi anni di gestione da parte del neo-presidente Ferrero hanno riscontrato un impatto decisamente positivo: nella stagione 2014-2015 la Sampdoria ha raccolto un 7° posto aggiudicandosi il passaggio alle fasi preliminari di Europa League, competizione europea che contribuisce ad accrescere il valore delle squadre partecipanti, sia in termini di introiti derivati dai diritti televisivi e audiovisivi, sia per quanto riguarda la valutazione dei giocatori.

L’inizio del declino

Di fatti nelle stagioni successive, seppur i risultati sportivi non fossero particolarmente esaltanti (una salvezza conquistata a fatica e due decimi posti più qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Italia) il club ha potuto contare su plusvalenze importanti relative ad alcuni giocatori (Skriniar, Muriel, Schick, Torreira e Praet fra tutti) che hanno permesso di totalizzare tre bilanci in utile consecutivi, fino al 2018.

Nel medesimo anno, sopraggiunge l’interesse da parte del board rappresentato da Gianluca Vialli, il quale presenta un’offerta all’allora presidente Ferrero per rilevare le quote di maggioranza del club, valutato circa 70 milioni di euro, versando il 60% della somma al momento della firma per l’accordo.

Inizialmente Ferrero rifiuta l’offerta, ritenendola non all’altezza del valore effettivo del club, ma si troverà costretto a rifiutarne una seconda ancora più bassa a causa delle prestazioni negative della squadra.

Scelte tecniche sbagliate, aumento vertiginoso del rapporto costi-ricavi spinto dagli stipendi sempre più esosi, acquisti non proficui e il generale e progressivo depauperamento della rosa, contribuiranno a far registrare un bilancio in rosso di 13 milioni nel 2019.

L’imminente scoppio della pandemia di Covid-19 ha zavorrato ulteriormente la situazione economica del club, che è stato costretto a contrarre debiti di stato per poter proseguire la gestione ordinaria.

I debiti sempre più crescenti nei confronti di banche e creditori si sono coniugati alle vicende personali del patron Ferrero, che lo condurranno all’arresto il 6 Dicembre 2021 a Milano con capi di imputazione legati a reati societari e bancarotta, ma che non avrebbero interessato la Sampdoria nello specifico.

A questo punto Ferrero si dimette in qualità di presidente del club e si insedia così un nuovo CdA rappresentato dal presidente Marco Lanna, uno dei fautori dello scudetto vinto dalla squadra nell’annata 1990-1991.

Tuttavia il conto economico del club peggiora progressivamente, al punto che viene contemplata l’ipotesi di nuovi compratori ed eventuali mediatori.

I fondi arabi e la cessione della sampdoria

Da ormai diversi anni gli Emirati Arabi ricoprono un ruolo di spicco nel mondo del calcio grazie alla loro ingente disponibilità economica, rendendoli in grado di acquistare i giocatori più importanti per cifre al di fuori della portata della maggior parte delle società, riuscendo quindi a comporre un collettivo di notevole valore.

Esempi lampanti rispondono a nome di società come Manchester City o il Paris Saint-Germain. Nelle cronache recenti sono spesso comparsi nomi come PIF (Public Investment Fund), Al Thani Qatar e Investcorp, fondi arabi considerati interessati a possibili investimenti nella Serie A.

In particolare, nel caso della Sampdoria, durante il 2022 si vociferava di un possibile intervento da parte del fondo Al Thani Qatar che avrebbe emesso un bonifico di 40 milioni per salvare il club dal fallimento, ma nulla di tutto ciò si è mai verificato.

I fondi statunitensi e la cessione della sampdoria

Una realtà in altrettanta rapida espansione è sicuramente rappresentata anche dai fondi statunitensi, impegnati in ambito sportivo non solo nel baseball e nell’NBA (sport di maggior interesse nel continente d’oltre Oceano) ma anche nel mondo del calcio, in particolare in Premier League (campionato inglese) e di recente anche in Serie A.

Fondi come Oaktree, che ha fornito il credito necessario alla proprietà cinese dell’Inter guidata da Zhang, RedBird, citato in precedenza in qualità di proprietario del Milan, o la proprietà guidata dai Friedkin a capo della Roma sono esempi lampanti.

Nel caso della Sampdoria, durante l’estate 2022 ci sono stati diversi incontri tra il presidente Marco Lanna e alcuni degli esponenti del fondo Cerberus e Redstone, impegnati in attività come NBA, Formula 1, diritti televisivi, sponsor e progettazione di stadi, ma di fatto con nessuna esperienza nel settore calcistico.

Le trattative con i fondi arabi e americani non sono mai decollate del tutto e nemmeno il ritorno di fiamma del board di Gianluca Vialli si è mai concretizzato realmente: il fallimento della Sampdoria sembra inevitabile.

Le ultime fasi della cessione della sampdoria

Nonostante l’arresto, Massimo Ferrero riesce a rilevare le quote societarie inizialmente intestate a sua figlia e diventa formalmente il principale azionista del club, strategia che gli consente quindi di ricoprire una posizione apicale nell’ambito della cessione della Sampdoria.

In ogni caso lo stato di salute dei conti non è mai migliorato: i tesserati della società accettano di posticipare il pagamento della mensilità di Dicembre 2022 all’estate successiva, ma ciò non impedisce alla squadra di capitolare in Serie B. A quel punto interviene il paracadute predisposto dalla Lega Calcio, che consente ai club retrocessi di ammortizzare le perdite.

E’ bene ricordare infatti che la retrocessione rappresenta un fallimento non solo dal punto di vista dell’immagine sportiva del club, ma anche dal punto di vista finanziario in quanto i tesserati, per contratto, ricevono lo stesso stipendio percepito la stagione precedente quando la squadra militava ancora nella massima serie. Ma in questo modo il gap tra costi e ricavi non fa altro che aumentare in quanto gli introiti saranno minori a fronte di costi rimasti invece onerosi, al netto del fatto che diversi tesserati potrebbero valutare di abbandonare il progetto ponendo in una situazione di ulteriore difficoltà il club che a quel punto rischierebbe di aggravare la sua posizione nel caso non riuscisse a ricostruire una squadra competitiva per tornare a partecipare alla massima serie.

Calcolatrice

Al fine di sanare la situazione debitoria, la proprietà decide di introdurre il club all’interno di una “trust” stipulata da Gestio Capital (disponente) capitanata da Matteo Manfredi e Radrizzani, in favore di Gianluca Vidal e Massimo Ferrero(trustee).

La trattativa prosegue ormai da un anno e ci sono stati scontri legali tra le parti (Ferrero ha chiesto tramite i suoi legali il sequestro di azioni societarie e beni ai danni di Manfredi e Radrizzani) che però pare siano riuscite a trovare un accordo per il passaggio di proprietà in favore della cordata Radrizzani/Manfredi.

La sentenza definitiva si sarebbe dovuta svolgere il 10 Aprile 2024 ma è stata rinviata al 28 Maggio 2024, che con buona probabilità dovrebbe porre fine alle ostilità e risolvere il nodo spinoso legato alla cessione della Sampdoria.

Prossimi eventi a Milano:

📌 Conferenza al Salone del Risparmio giovedì 11 aprile alle 10:15. Iscriviti!

Il nostro ultimo post su Instagram 👇🏼

Il nostro ultimo video su YouTube 👇🏼