BTP Italia 2028: cos’è, caratteristiche e conviene investirci

A cura di Andrea Accattoli

BTP Italia 2028: conviene investirci? Quanto vale il BTP Italia 2028? Quali sono i rischi dell’investire nel BTP 2028?

Queste sono alcune delle tante domande che ci vengono poste giornalmente tramite i nostri canali social sull’emissione di nuovi Titoli di Stato o alcuni già esistenti.

In una situazione finanziaria come quella che stiamo vivendo, i rendimenti dei Titoli di Stato italiani (BTP) offrono buone alternative di investimento a clienti retail che non vogliono tenere i propri risparmi fermi nei conti correnti.  

In questo articolo esamineremo le caratteristiche di questi nuovi BTP Italia 2028, il loro valore e l’eventuale convenienza nello sceglierli come strumento di investimento.

BTP Italia 2028

Come sempre, prima di scendere nel dettaglio dell’analisi di uno strumento finanziario, e in questo caso del BTP Italia 2028, è importante capire di cosa si sta parlando.

Quando uno Stato emette un Titolo di Stato (e nota bene, ne esistono diversi tipi) sta semplicemente richiedendo un prestito: questo prestito viene frazionato in tanti piccoli pezzi e quindi concesso ad un elevato numero di soggetti. Sottoscrivendo un nuovo Titolo di Stato non si fa altro che prestare dei soldi al Governo italiano.

I Titoli di Stato sono di vario tipo, e in particolare i BTP sono i cosiddetti titoli a cedola fissa. Ciò significa che a fronte di una certa somma pagata oggi allo Stato italiano, questo si impegnerà a pagare periodicamente degli importi (definiti cedole) e di rimborsare, alla scadenza, il valore nominale di questo titolo.  

Btp italia novembre 2028

La cosa particolare dei BTP, o in generale dei Titoli a cedola fissa, è che il loro prezzo di emissione (cioè quello sborsato fisicamente dall’acquirente) può essere maggiore, minore o uguale al valore che viene rimborsato a scadenza. Questa scadenza, per i BTP, può variare da pochi anni fino a 50 anni. 

“Quindi potrei prestare 105 per vedermi rimborsare 100? E dove ci guadagno?”.

Non dimenticare che comunque lo Stato ti paga delle cedole periodiche. 

La cedola che viene pagata si calcola a partire da un certo tasso cedolare, moltiplicato per il valore nominale dei BTP che ad oggi è fissato a 1000€.  

BTP Italia 2028: cos'è e come funziona?

I BTP Italia Novembre 2028 (codice ISIN: IT0005517195) sono un particolare tipo di BTP, emessi dal MEF nel 2022 e con scadenza Novembre 2028.

La terminologia “Italia” indica che a differenza dei normali BTP essi sono dei titoli cosiddetti “indicizzati”. In particolare, la loro cedola non è fissa ma varia. Questo non significa che varia il tasso cedolare, ma varia il valore su cui la cedola vera e propria viene calcolata, cioè il valore nominale del titolo.  

In particolare, ogni qual volta la cedola viene pagata (semestralmente) se il tasso di inflazione del semestre appena passato è maggiore del tasso di inflazione del semestre ancora prima, allora il valore nominale del titolo viene rivalutato per controbilanciare l’impatto negativo sul valore del denaro dell’inflazione.  

Se la moneta perde valore per colpa di una maggiore inflazione allora il BTP Italia paga leggermente di più.  

Il tasso cedolare base del BTP Italia è dello 0,8% su base semestrale, calcolata su un valore nominale del titolo di 1000€ che, di nuovo, aumenta se l’inflazione è aumentata nell’ultimo semestre.

I Titoli di Stato, essendo normalissimi strumenti finanziari, sono quotati in borsa ed è quindi possibile acquistarli anche successivamente alla loro emissione così come è possibile rivenderli se per qualsivoglia motivo non si ha interesse a detenerli fino alla scadenza.

In particolare, è possibile acquistare questi titoli in due segmenti del mercato finanziario italiano:  

  • MOT: Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato).

In questo mercato un qualsiasi investitore retail può negoziare titoli di stato a partire da un investimento minimo di 1000€ o multipli. Attenzione, un investimento di 1000€ non significa sborsare oggi 1000€, ma significa acquistare un titolo che a scadenza rimborserà 1000€. Se ad esempio oggi il prezzo del BTP Italia fosse pari a 97,61 questo implicherebbe un investimento di 971,6€ per riavere a novembre 2028 il valore nominale. 

  •  MTS: Mercato Telematico dei Titoli di Stato.

Questo mercato è riservato ai cosiddetti investitori istituzionali (Banche e imprese di investimento) che possono negoziare Titoli di Stato per tagli minimi di 2 milioni di euro.

BTP Italia Novembre 2028: quotazione e grafico

Di seguito viene riportato il grafico dell’andamento del valore del BTP Italia Novembre 2028 (aggiornato ad aprile 2024), con incluso il link per poter seguire giornalmente il suo andamento. 

É possibile seguire la quotazione in tempo reale del BTP Italia novembre 2028 sul sito di Borsa Italiana cliccando su questo link.

A cosa è dovuto l’andamento del prezzo e del rendimento?

C’è una relazione precisa che lega il rendimento di un titolo obbligazionario e il suo prezzo.

In particolare, se il rendimento aumenta il prezzo scende e viceversa. Questo perché se ad esempio i tassi di interesse di mercato aumentano, uno Stato, per richiedere soldi dagli investitori, dovrà garantire un rendimento che sia in linea con essi; di conseguenza dovrà emettere nuovi titoli ad un prezzo inferiore per far sì che a parità di rimborso il rendimento sia maggiore. 

I titoli simili sul mercato vedranno una riduzione nella domanda per far spazio a maggiori investimenti nei nuovi titoli maggiormente redditizi e questo ne comporterà una riduzione nel prezzo. 

In ogni caso, il rendimento indicato è al netto della tassazione.

Infatti, in Italia, vige un regime di tassazione separata sui redditi diversi e i redditi da capitale: questo significa che ogni guadagno generato da un investimento in attività finanziarie non rientra nell’asse di reddito e non va indicato in dichiarazione dei redditi, ma viene tassato a parte con una precisa imposta sostitutiva.

Il vantaggio dei Titoli di Stato è che le loro cedole, e l’eventuale plusvalenza generata dalla differenza tra prezzo di acquisto e valore di rimborso, non sono tassate al 26% come per tutti gli altri redditi diversi o di capitale, ma godono di un regime agevolato che le tassa al 12,5%. 

Conviene investire nei BTP Italia 2028?

Quando si parla di investimento, non c’è mai una risposta univoca, universalmente giusta, riguardo la convenienza nell’effettuare o meno un investimento.

La scelta dipende da tantissimi fattori, soprattutto personali, legati alla situazione patrimoniale e finanziaria dell’investitore, alle sue risorse, ai suoi obiettivi di investimento. 

In generale, ciò che si può fare è elencare una serie di pro e contro dell’investimento nei BTP Italia 2028 per dare più strumenti possibili e mettere ognuno di noi nelle condizioni di valutare al meglio una decisione di investimento.

Pro e contro BTP Italia 2028

Un investimento in Titoli di Stato, ancor più se indicizzati al tasso di inflazione, è un buon strumento per combattere l’erosione che l’aumento dei prezzi ha sul valore reale dei nostri risparmi.

Il rendimento, anche se basso, è pressocché certo soprattutto se il titolo viene detenuto fino a scadenza.

Certamente, però, non ci si può aspettare un grande guadagno da questi titoli, specialmente nel breve periodo. Ad un rischio nullo o comunque relativamente basso non può che essere collegato un rendimento altrettanto minimo. Non esiste, in nessun mercato finanziario, uno strumento che a fronte di un rischio basso offra un rendimento elevato in un periodo di tempo relativamente breve.

Rischio basso o nullo: è così vero?

Anche questo è un punto cruciale.

Sì, per far sì che i Titoli di Stato portino ad una perdita del capitale investito è necessario che lo Stato emittente fallisca e questa è un’ipotesi molto estrema, ma non così surreale.  

Ad oggi i Titoli di Stato italiani sono classificati, dall’agenzia di rating Standard & Poor’s, con un rating BBB. Questo significa che i nostri Titoli di Stato sono appena sopra al gradino dei titoli classificati come “spazzatura”. Quindi, nonostante sia una possibilità minima che l’Italia fallisca non rimborsando i suoi debiti, i mercati finanziari sono molto scettici e continuano a non fidarsi delle stime di crescita italiane che, ad oggi, continuano ad essere come quelle europee non particolarmente ottimistiche.  

Oltretutto l’Italia è, ad oggi, il terzo Paese più indebitato del mondo, e il suo debito complessivo, oltre ad essere molto elevato è sempre meno sostenibile in termini di costi.  

Conclusioni

Cosa abbiamo imparato da questo articolo?

Ci siamo concentrati sul funzionamento in generale dei titoli di stato, soffermandoci in particolare sull’analisi del funzionamento di una particolare categoria di BTP, i BTP Italia. Abbiamo visto le caratteristiche tecniche riguardo prezzo, rendimento e cedole dei BTP Italia 2028 emessi nel 2022 e con scadenza a novembre 2028, analizzando eventuali pro e contro della scelta di investire in essi.  

In conclusione, si può dire che sicuramente i BTP Italia, come i titoli di stato, possono rappresentare una valida alternativa di investimento. Il tutto però non è sempre vero in assoluto, ma va contestualizzato tenendo in considerazione più fattori, personali e non per prendere sempre consapevolmente una scelta di investimento.  

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