BTP 2050: cosa è, caratteristiche e conviene investirci

A cura di Alessio Mina

BTP 2050: conviene investirci? Cos’è il BTP 2050? Quali sono i rischi dell’investire nel BTP 2050?

Queste sono solo alcune delle tantissime domande che ci arrivano dalla nostra community giornalmente, spesso attenta anche a qualsiasi nuova emissione di titoli di Stato italiani.

I BTP 2050 rientrano nella macro categoria dei BTP, i tanto amati strumenti finanziari che ormai scorrono come sangue nelle vene di noi investitori italiani.

Bene, in questo articolo andremo a vedere insieme tutto ciò che può esserti utile nel capire cosa sono i BTP 2050, le sue peculiarità e rischi principali e quanto possa convenire in questi strumenti.

Partiamo dalle basi: cosa sono i BTP?

Come sempre, prima di scendere nel dettaglio dell’analisi di uno strumento finanziario e in questo caso del BTP Futura 2037 è importante capire di cosa si sta parlando.

I Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) sono obbligazioni (quindi titoli di debito) aventi scadenze pari a 3, 5, 7,10, 15, 20, 30 e 50 anni.

Sono emessi dal Dipartimento del Tesoro (Ministero dell’Economia e delle Finanze) con cedola fissa  pagata semestralmente. I BTP possono essere emessi mediante un procedimento chiamato asta marginale che si svolge normalmente due volte al mese.

Il rendimento dei BTP deriva in parte dal flusso cedolare e in parte dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione (se il titolo è stato acquistato in asta: in questo caso di parla di “scarto d’emissione”) o di acquisto (se acquistato sul mercato secondario), e il valore nominale (pari a 100) che viene rimborsato alla scadenza. Le cedole sono predeterminate al momento dell’emissione in misura fissa e pagate posticipatamente con cadenza semestrale: sono pertanto costanti per tutta la vita del titolo.

BTP 2050 cos'è e come funziona

Il BTP 2050 (codice ISIN: IT0005398406) è il Buono Poliennale emesso dallo Stato italiano a gennaio 2020 che scade a settembre 2050. Ha quindi una durata trentennale. Ulteriore vantaggio è la tassazione agevolata del 12.5% sulle plusvalenze.

Si tratta di un’obbligazione a tasso fisso che prevede una cedola al 2,45% pagata il 1° marzo e il 1° settembre di ogni anno della durata del prestito. Il titolo, quindi, frutta interessi annui lordi posticipati, pagabili ogni sei mesi, pari al 2,45% del valore nominale del prestito. Alla scadenza lo Stato restituirà all’investitore il totale del capitale investito più l’interesse maturato.

I BTP 2050, così come gli altri BTP già in circolazione, possono essere acquistati sul mercato secondario:

  • sul MOT (Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato), il mercato gestito da Borsa Italiana SpA dove i risparmiatori tramite intermediario possono comprare o vendere titoli di Stato e altre obbligazioni con un importo minimo di 1.000€;
  • sull’MTS, il Mercato Telematico dei titoli di Stato riservato a banche e imprese di investimento, che possono negoziare titoli a partire da un minimo di 2 milioni di euro.

BTP 2050 quotazione

É possibile seguire la quotazione in tempo reale del BTP Futura 2037 sul sito di Borsa Italiana cliccando su questo link.

Conviene investire nel BTP 2050?

Grazie al rialzo dei tassi nel 2022 i BTP sono tornati a offrire buoni rendimenti nominali. Ora, per capire se conviene investire in BTP e quali acquistare, bisogna valutare alcuni aspetti.

La scelta è innanzitutto soggettiva e dipende dai propri obiettivi d’investimento, composizione del portafoglio e propensione al rischio.

Una cosa da tenere in considerazione è che in periodi di tassi di interesse alti, sono da prediligere le obbligazioni a breve durata, mentre nel caso in cui ci si aspetta un abbassamento dei tassi, conviene puntare sulle obbligazioni a lunga durata. Questo perché i titoli a lunga durata sono più sensibili al rialzo dei tassi: le nuove emissioni, in questo caso, offrono rendimenti più interessanti di quelli che potrei già avere nel portafoglio.

Entrando più nel merito del rendimento dei BTP, esso dipende da due elementi:

  1. le cedole, che vengono pagate due volte l’anno, con cadenza semestrale, per tutta la durata del titolo;
  2. la differenza tra il prezzo di sottoscrizione o di acquisto e il valore nominale pari a 100 rimborsato alla scadenza del titolo.

Come calcolare il rendimento di un BTP

Per calcolare il rendimento di un BTP bisogna dividere la cedola netta per il prezzo di acquisto del titolo e moltiplicare per 100.

All’emissione un BTP vale 100, dopodiché il suo prezzo è soggetto alle oscillazioni del mercato e può essere inferiore o superiore a 100.

Prendiamo ad esempio il nostro BTP 2050 con cedola al 2,45%, con un prezzo ipotetico di 70 centesimi circa.

Se un investitore oggi volesse comprare 100.000 euro nominali dell’obbligazione, al prezzo di 70 centesimi, spenderebbe 70.000 euro. A scadenza si vedrebbe rimborsato sicuramente i 100.000 euro spesi per l’acquisto, con un guadagno di 30.000 euro. Se decidesse di tenerlo fino a scadenza, nei prossimi 27 anni accumulerà un interesse annuo al 2,45% e un rendimento effettivo a scadenza lordo al 4,6%, ottenendo un guadagno del 3,65%.

Conclusioni

Cosa abbiamo imparato da questo articolo?

L’investimento è adatto ad investitori con un orizzonte temporale di lungo periodo, fiduciosi circa il positivo andamento del PIL italiano. La struttura dei tassi crescente, più il bonus fedeltà, sono incentivi forti a portare il titolo alla scadenza.

A tal riguardo è bene sottoscrivere l’emissione la cui durata è compatibile con gli obiettivi di investimento, mettendo in conto possibili fluttuazioni negative del prezzo in caso altri rialzi dei tassi.

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