Warren Buffett: la storia dell’Oracolo di Omaha

A cura di Mario Sorrentino

Spesso si tende ad identificare il mondo della finanza con le affascinanti sceneggiature dei film incentrati su Wall Street e i traders che occupano le postazioni monitor delle più grandi case d’investimento.

In realtà Warren Buffett, colui che forse più di chiunque altro ha messo in pratica e utilizzato a proprio favore i principi classici dell’investimento, si pone in netta antitesi al mondo di cui sopra.

Ma chi è Warren Buffett? Come è riuscito a diventare quello che conosciamo oggi? Qual è il patrimonio di Warren Buffett?

Addentriamoci nella storia e nella mentalità del più grande investitore di tutti i tempi!

Chi è Warren Buffett: le origini

Warren Buffett, sin dall’età di 11 anni lavorava come fattorino, consegnando giornali e bevande porta a porta, lavoro che gli consentì di risparmiare denaro per avviare il suo primo business: l’affitto di una bilancia.

Per tutta la sua vita il leitmotiv è stato:

“risparmia, acquista assets in grado di generare valore, mantienile nel lungo periodo come se fossi imprenditore e non un semplice investitore.”

Ed è quest’ultimo punto che racchiude l’essenza del mondo degli investimenti: il tanto dibattuto lungo periodo. Questo approccio è fondamentale anche nella gestione del risparmio dell’investitore al dettaglio, il cui mindset dovrebbe essere incentrato sulla seguente riflessione: se il più grande investitore di tutti i tempi ha costruito ricchezza detenendo strumenti finanziari per 10/20/30 anni e più, è evidente che per beneficiare pienamente della potenza dei mercati finanziari è necessaria una visione di lungo periodo indipendentemente dai rumours che quotidianamente si diffondono nei mercati.

Il primo business del giovane Warren diede ottimi risultati, a testimonianza delle sua già spiccate doti imprenditoriali che lo hanno poi contraddistinto come investitore.

Particolare fu il periodo della sua adolescenza, caratterizzato dalle prime esperienze nel mercato azionario e la volontà di non proseguire gli studi al college.

Iniziò sin dall’età di 14 anni a negoziare azioni, in particolare amava venderle allo scoperto.

È nel suo documentario che racconta un aneddoto curioso: Warren portò all’insegnante la ricevuta della vendita allo scoperto delle azioni AT&T che all’epoca erano acquistate dai professori di scuola per essere detenute fino alla pensione.

Fu il padre Howard Buffett, repubblicano 4 volte membro del Congresso, che convinse Warren a proseguire gli studi. L’investitore frequentò la University of Nebraska prima e la Columbia University poi, dopo essere stato rifiutato dalla Harvard University.

L’università e la prima partnership in affari

Fu proprio alla Columbia University che Warren Buffett incontrò Benjamin Graham e David Dodd.

Questi incontri segnarono la sua vita da investitore e non solo. Warren coltivò le idee di Graham la cui metodologia operativa consisteva nell’acquisto a sconto di azioni, indipendentemente dalle prospettive di crescita delle aziende sottostanti.

In effetti agli albori della sua carriera post universitaria, Buffett riuscì ad avere performance migliori del mercato acquistando asset di aziende a sconto rispetto ai loro valori correnti che però erano destinate ad esalare l’ultimo respiro. Quello che contava era che fossero a sconto, poiché prima o poi avrebbero raggiunto il loro fair value. 

Ecco dunque che Warren costituì la prima partnership con parenti e amici, il cui business era quello appena descritto.

I risultati furono magnifici e Buffett acquistò le azioni della Berkshire Hathaway, allora azienda tessile in procinto di terminare la propria attività operativa, con l’obiettivo di rivenderle in profitto.

Si rese artefice di una scalata ostile, in risposta al fatto che gli azionisti di maggioranza dell’azienda tessile lanciarono un’OPA a 11,37$.

Buffett aveva riferito poco prima in via riservata all’ amministrazione di essere disposto a vendere le sue azioni Berkshire a 11,50$.

Sentendosi tradito dal management dell’azienda, l’Oracolo di Omaha arrivò a detenere la proprietà di Berkshire acquistando sempre più azioni di fatto spodestando la vecchia proprietà, gesto di cui tuttora non va fiero.

Contestualmente allo sviluppo di Wall Street negli anni ’60, Warren decise di porre fine alla partnership e dirigere Berkshire, modificandone il business.

Come però egli stesso ha affermato più volte, fu Charlie Munger, attuale vicepresidente di Berkshire, che gli ampliò gli orizzonti apportando la sua visione: acquistare a sconto aziende di qualità, che potessero contare su un brand forte alle spalle (es. Coca Cola) e quindi su un vantaggio competitivo (economic moat) sulle altre.

Prima compravo aziende ragionevoli a ottimi prezzi, Charlie mi fece scoprire l’acquisto di ottime aziende a prezzi ragionevoli, queste le parole pronunciate da Warren alla HBO.

Berkshire Hathaway: una storia di successo

Dopo aver scalato il management della società, Buffett la trasformò in una holding di partecipazioni, di cui divenne CEO e presidente, affiancato in seguito dal vice presidente Munger.

Analizzando Berkshire e ciò che Warren Buffett dice della sua holding, è evidente che il luogo comune secondo cui Buffett ritenga la diversificazione adatta agli ignoranti sia totalmente inesatto.

In realtà, nel suo documentario, l’investitore ha tenuto a precisare che i business in cui detiene partecipazioni sono totalmente indipendenti l’uno dall’ altro: questa non è diversificazione?

Quanto alle modalità di ingresso nel capitale delle aziende, Berkshire lascia la libertà imprenditoriale alle partecipate ma impone determinati standard reputazionali.

Emblematico fu il caso di aggiotaggio nella negoziazione all’asta di titoli di stato, che coinvolse la banca d’investimento Salomon Brothers, il cui azionista di maggioranza era Berkshire.

Buffett sostituì in toto la governance della banca e si pose a capo della stessa per salvarla. Durante una conferenza stampa a seguito dello scandalo, Warren pronunciò le seguenti parole:

“Ai dipendenti della banca: perdete soldi della società e sarò comprensivo, rovinate la sua reputazione e sarò spietato.”

Il miliardario americano è molto legato alle conferenze annuali della Berkshire, che sono dei veri e propri eventi in cui incontra , per quanto possibile, personalmente i risparmiatori che hanno deciso di investire nella società. La holding non ha investor relators, dipartimento per le relazioni o comitati d’investimento, in modo tale da privilegiare il contatto diretto con gli azionisti.

Ecco dunque che Berkshire Hathaway è diventata in America un brand, oltre che una delle società con maggiore capitalizzazione di mercato (716,69 mld$).

In particolare dopo la morte della moglie, Warren Buffet è diventato filantropo, donando più del 15% del suo patrimonio in beneficenza, tramite le fondazioni di Bill e Melinda Gates e dei suoi figli.

Warren Buffett patrimonio netto

Warren Buffett, all’età di 92 anni, è Presidente e CEO di Berkshire Hathaway, una delle holding di partecipazioni più importanti al mondo.

Il suo patrimonio netto stimato è di circa 113,8 mld$, secondo quanto riportato da Forbes.

Prossimi eventi a Milano:

📌 Conferenza al Salone del Risparmio giovedì 11 aprile alle 10:15. Iscriviti!

Il nostro ultimo post su Instagram 👇🏼

Il nostro ultimo video su YouTube 👇🏼