Algorand: un progetto tutto italiano destinato a far parlare di sé

A cura di Lorenzo Ronchetti

Quante volte capita di imbattersi in complessi e articolati discorsi legati alle criptovalute e al loro impiego. Spesso il fatto che queste materie siano tecniche rende la loro comprensione difficile ai più; tuttavia, è comunque possibile avere un quadro generale e una comprensione di ciò di cui si parla, anche se a volte potrebbe non sembrare semplice, infatti, molto spesso, ognuno dice la sua su quello che è un determinato argomento e alla fine non è semplice e chiaro capire la parte tecnica e le criticità dei vari progetti ai quali siamo abituati ad assistere.

È il caso di Algorand, un progetto firmato Italia, nato dalla mente del Professor Silvio Micali.

Cos’è il progetto Algorand e come funziona?

Il progetto Algorand, come detto, guidato dal Professor Micali, docente alla prestigiosa università di Boston, MIT, è sia una criptovaluta che un protocollo di crittografia, utile e necessario alla trasmissione di dati e informazioni tra utenti in modo tale che queste siano veloci e sicure al tempo stesso.

Struttura 

La struttura è estremamente particolare in quanto possiede un algoritmo di consenso particolare e brevettato, chiamato “Pure Proof of Stake”. In sostanza questo vuol dire che il protocollo punta ad essere inclusivo verso tutti i partecipanti, quindi ogni singolo holder della valuta Algo che decidesse di metterla in staking può validare blocchi. Inoltre non è necessaria una soglia minima, e ogni singolo proprietario e detentore di Algorand può essere un validatore, selezionati in maniera del tutto randomica. In sostanza con un peso probabilistico in proporzione agli Algo detenuti, ogni holder, può essere randomicamente selezionato, ad ogni turno di validazione di un blocco che richieda all’incirca poco meno di cinque secondi, può essere sorteggiato come prossimo validatore. Questo sorteggio randomico ha 2 vantaggi:

  • in primis la decentralizzazione, in quanto non si intende accentrare il potere di validazione dei blocchi e delle transazioni, ma è esteso potenzialmente a tutto il network.
  • in secundis il sorteggio randomico garantisce una maggiore sicurezza al network. Un potenziale attacco infatti, non può sapere in maniera deterministica chi sarà il prossimo validatore di un blocco, diventa più complesso pianificare degli attacchi a danno della catena.

Scalabilità della piattaforma

Per parlare di questo tema sarebbe necessario entrare più nel tecnico. Infatti, dal punto di vista della gestione di quello che viene definito il comitato, che andrà poi a validare, questo viene approvato ogni millisecondo con un nuovo refresh della bacheca dati in cui andare a prendere nuovi potenziali blocchi ogni 4.5 secondi come già menzionato. Ciò appunto significa che a livello di implementazione del processo e di scalabilità dello stesso, la piattaforma risulta essere ben posizionata.

Un’altra caratteristica molto interessante è la possibilità di creare le cosiddette “co-chain”. Queste, sono delle catene secondarie dotate di caratteristiche proprie, le quali possono essere decise in fase di progettazione e sviluppo. Ad esempio se un’azienda volesse creare un proprio sistema di pagamento interno e quindi privato, può creare una co-chain su Algorand. Approfittando della sua struttura e architettura si possono utilizzare dei parametri creati ad hoc fatti su misura. A seconda del livello di privatizzazione che viene implementato, gli asset all’interno della co-chain possono essere portati all’esterno, compatibilmente con le regole della co-chain in questione.

Sicurezza

Algorand è riuscita nell’intento di creare una piattaforma sicura, decentralizzata e scalabile. Come detto impiega la Pure Proof of Stake. Algorand è stato il primo, a detta sua, a risolvere il famoso trilemma.

Per quanto concerne la sicurezza, Algorand impiega 2 fasi per la proposta e la creazione dei blocchi. In pratica ogni Algo può potenzialmente fungere da propositore per il blocco successivo. In seguito, altre persone verranno scelte tramite questa logica randomica tramite una prova crittografica, quindi tutti possono essere scelti a caso. Una volta che questo comitato è stato formato, questo decide se il blocco proposto dal vincitore nella fase 1 è valido o meno. Se risulta valido viene propagato per tutta la rete, altrimenti non viene propagato. Da questo punto di vista la sicurezza è estremamente elevata. Non esiste un vettore di attacco deciso prima, ma è tutto randomico. In questo senso il comitato, o gruppo di validatori, non è di fatto attaccabile in alcun modo. Il processo si propaga ogni 4 secondi e mezzo, reiterato nel tempo.

Decentralizzazione

Tutti i token hanno la stessa possibilità di essere estratti. Più token uno possiede, maggiore sarà la possibilità di essere scelto, trovandoci comunque in un protocollo di Proof of Stake. Nel momento in cui si venisse estratti, si può avere la possibilità di proporre il blocco o convalidare il blocco proposto.

Il management 

Il fondatore Silvio Micali ha ricevuto il premio Touring e ad oggi, come detto, è insegnante al noto MIT di Boston. Dietro al progetto c’è la Algorand Foundation, una no profit con sede a Singapore. Il controvalore della valuta Algo ad oggi in circolazione arriva ad un valore di circa 500 milioni di dollari.

Tokenomics

Per quanto riguarda i numeri massimi del token, stiamo parlando di 10 miliardi creabili secondo la piattaforma. La prima raccolta fondi è stata fatta nel 2019, circa il 30% è andato agli early-investors, il 25% riservato al team, chiaramente utile anche per lo sviluppo. Il 45% verrà impiegato per l’espansione del progetto. Il protocollo premia infatti gli utenti attivi nel progetto. Chi vota proposte contro o a favore del progetto, puoi venire ricompensato con dei token Algo. Al momento siamo a circa 7 miliardi di Algo in circolazione, circa 70% della supply totale. In questo momento siamo intorno ai 34 centesimi, con un picco raggiunto di oltre 3 dollari. Le transazioni sono super veloci e costano nell’ordine dei millesimi di dollaro.

Ecosistema e potenziale del progetto

Algorand è in pieno sviluppo, da poco ha lanciato un progetto anche con FIFA, con l’intento di utilizzare NFT impiegando la piattaforma Algorand. Le partnership e le collaborazioni sono sicuramente un potenziale per la piattaforma, che per ora si è buttata sul settore della musica con alcune collaborazioni di rilievo con software quali Napster. Per ora questo processo di ampliamento della rete e di marketing collaborativo è in divenire e non è facile comprendere la piega che potrebbe prendere in futuro. Detto questo, un eventuale potenziale investitore nel progetto potrebbe valorizzare e tenere conto positivamente anche di questo aspetto.

Wallet

Al momento Pera Wallet pare essere il wallet principale di riferimento per Algorand. Da poco è stato fatto un aggiornamento che garantisce 6000 transazioni per secondo, incrementando anche l’uso di più blockchain differenti tra loro tramite un protocollo chiamato controllo dello stato.

Criticità e conclusioni

Al momento Algorand ha solamente 12 protocolli attivi. Nonostante ciò, il numero di account è comunque in aumento, mentre il numero di transazioni è in diminuzione da gennaio, anche se va considerato il periodo di down in cui tutti i mercati si trovano. Algorand è un progetto interessante, con un team competente e una guidance concreta e coesa. La tecnologia e lo sviluppo sono assolutamente solidi. L’unica vera pecca è che al momento il TVL (Total Value Locked) di Algorand è molto piccolo, sotto i 300 milioni di $ in tutta la rete, così come il numero di protocolli che al momento è molto basso. Paragonando alle altre valute, Ethereum possiede un TVL di oltre 30 miliardi di $, oltre 100 volte maggiore il valore bloccato di quello di Algorand. I token degli investitori iniziali poi, sono stati già stati rilasciati e quindi anche questo è un fattore positivo, che va sicuramente ad essere scontato in quanto parte della supply. Inoltre, ogni sei mesi, la società rilascia un report di trasparenza, molto utile per eventuali investitori che possono informarsi in maniera efficiente e continuativa rispetto alla loro scelta di allocazione del capitale. Infine, il feedback degli utenti e la partecipazione alla governance è un fattore estremamente positivo sicuramente da tenere in considerazione, ancora una volta segno di grande inclusività e fiducia nei partecipanti e utenti del progetto.

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